1988 un anno pazzesco

Avevo 21 anni e come tutti a quell’età credevo di essere il padrone del mondo e anche di essere invincibile.

Tra le altre cose nascono i primogeniti dei miei fratelli Carlo e Maurizio, i miei nipoti Simone e Andrea nonostante ne avessi già tre: Marco, Irene e Fabio, figli di mia sorella Rossana. Ricordo che era stata una grande emozione.

A maggio di quell’anno rincontrai la “ragazza dei sogni” e avevo cominciato a lavorare in un Pub dove facevo piano bar insieme al mio amico Gianni Loiodice. Per me lei era la più bella del mondo e mi faceva davvero battere forte il cuore, ma la vedevo irraggiungibile. Ad un certo punto però mi rendo conto che voleva spesso parlare con me. Mi invitava spesso a d incontrarci per prendere un caffè, ma io per paura di soffrire come era già successo, cercavo di…..fino a che lei mi dichiarò espressamente di aver capito che io potessi essere il suo Uomo.

In poche parole, mi sembrò un miracolo.

A luglio di quell’anno succedeva un’altra cosa: per la prima volta sono a fianco di Vasco Rossi.

Inoltre, conoscemmo quello che sarebbe diventato il nostro Produttore artistico: Roberto Vecchi. Incontrammo Roberto Vecchi a Via Veneto nell’ufficio di Giorgio Rocco, un impresario di Roma. Facemmo la più classica delle cazzate: non avevamo la cassetta con i brani. Ognuno di noi pensò che l’avesse portata qualcun’altro. Arrivati all’ufficio ci presentammo. Roberto Vecchi in quel momento collaborava con Vasco, (inoltre era anche suo amico) e con uno studio di registrazione di Ferrara (sua città natale).

Lo studio in questione si chiamava “White Studio” ed uno dei soci era Davide Romani, grandissimo bassista e arrangiatore di nomi grandissimi del panorama nazionale ed internazionale. Tornando a quel giorno, dopo i convenevoli, ci fu richiesto di ascoltare qualche brano. Che bel casino…! Si risolse così: erano le 18.00 ed io ed Enzo Alberigi (allora bassista del gruppo) volammo i Castelli Romani a prendere la cassetta perché Roberto Vecchi sarebbe ripartito il giorno dopo per nostra fortuna.

Non volevamo perdere l’occasione e soprattutto tempo tanto che alle 19.30 eravamo di nuovo a Via Veneto con i nostri brani. Roberto dopo l’ascolto di 2/3 brani disse:” io domani torno a Ferrara ma ci rivedremo molto presto: complimenti!”.

Noi andammo via con una sensazione positiva. Dopo qualche giorno, Marco Abbatini, nostro batterista che si occupava anche di curare i rapporti con gli addetti ai lavori ci comunicò che Roberto Vecchi ci aspettava a Rimini per parlare del nostro futuro.

In quell’occasione ci sarebbe stato un personaggio importante ma non sapevamo chi, per me doveva essere una sorpresa. L’appuntamento era al “Ristorante “C’era una volta” sulla statale che porta a S. Marino. Arrivammo per primi. Poi arrivò Roberto con Rudy Trevisi e Tullio Ferro. In ultimo arrivò la sorpresa: arrivò Lui: il grande Vasco!

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